In Giappone la maggior parte dei film stranieri che escono al cinema viene proiettata in lingua originale con i sottotitoli in giapponese. Tuttavia sta aumentando il numero dei film stranieri doppiati in giapponese, soprattutto con la diffusione delle produzioni in 3D e l’aumento degli spettatori stanchi di dover leggere i sottotitoli.

Circa il 40% dei cinema che ha proiettato “Avatar”, il primo lungometraggio commerciale in 3D, ha usato la versione doppiata. La percentuale è salita al 60% per “Alice in Wonderland” e per “Toy Story 3”. “Inception”, interpretato da Leonardo Di Caprio, non è un film in 3D, ma in Giappone circa il 40% delle copie distribuite è stato doppiato.

I distribuori di film sanno che in Giappone il modo in cui vengono distribuiti i film stranieri è nella versione originale sottotitolata in giapponese, mentre le versioni doppiate riguardano di solito i film di animazione e le pellicole per bambini. Nei paesi occidentali invece capita il contrario: la maggior parte dei film stranieri viene proiettata con le voci degli attori doppiate nella lingua locale.

Stando ai distributori cinematografici, oggigiorno molti spettatori giapponesi si lamentano di quanto sia difficile leggere i sottotitoli sul grande schermo. Il portavoce di un distributore di film ha detto:

Molte sale cinematografiche hanno iniziato a dirci di non aver bisogno delle versioni sottotitolate dei film, perchè quelle doppiate attraggono più spettatori. La diffusione dei film in 3D ha ulteriormente diminuito il numero di cinema in cui vengono proiettate le versioni sottotitolate

Toda Natsuko (戸田奈津子), 74 anni (nell foto con l’attore Jhonny Depp), la più famosa traduttrice di sottotitoli cinematografici in Giappone, ritiene che la versione sottotitolata di un film sia il modo migliore per godersi un film straniero, perchè la vera voce è una delle maggiori attrazioni della performance di un attore o di un’attrice. Ritiene inoltre che i giapponesi da sempre preferiscono le versioni originali dei film per la loro adorazione nei confronti delle culture straniere, per l’alto tasso di alfabetizzazione e per la natura degli ideogrammi, che sono in grado di trasmettere in poco spazio molte informazioni. A tale proposito la Toda ha detto:

È un bene che gli spettatori possano scegliere tra più versioni, e sarei felice se la versione doppiata possa aiutare le persone che non amano i film stranieri a vederne di più. Tuttavia spero che la gente non inizi a fare affidamento sui film doppiati perchè non è più in grado di leggere gli ideogrammi.

Fonte: Japan Today (trad. e a cura di Bea Montanari)